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Papa Francesco: udienza, “sfruttare il creato, questo è il peccato”. “Diventiamo predatori”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Senza contemplazione, è facile cadere in un antropocentrismo squilibrato e superbo, l’io al centro di tutto, che sovradimensiona il nostro ruolo di esseri umani, posizionandoci come dominatori assoluti di tutte le altre creature”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza generale di oggi, svoltasi nel Cortile di San Damaso davanti a circa 500 persone, ha fatto notare che “una interpretazione distorta dei testi biblici sulla creazione ha contribuito a questo sguardo sbagliato, che porta a sfruttare la terra fino a soffocarla”. “Sfruttare il creato, questo è il peccato”; il monito a braccio. “Crediamo di essere al centro, pretendendo di occupare il posto di Dio; e così roviniamo l’armonia del disegno di Dio”, il monito di Francesco: “Diventiamo predatori, dimenticando la nostra vocazione di custodi della vita”. “La nostra casa comune, il creato, non è una mera risorsa”, ha ricordato il Papa: “Le creature hanno un valore in sé stesse e riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio. Questo valore e questo raggio di luce divina va scoperto e, per scoprirlo, abbiamo bisogno di fare silenzio, abbiamo bisogno di ascoltare, abbiamo bisogno di e contemplare”. “La contemplazione guarisce l’anima”, ha aggiunto fuori testo.

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