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Papa Francesco: udienza, “per uscire da una pandemia occorre curarsi e curarci a vicenda”. Non “lasciare da parte gli anziani”. “Vaccino” è la “contemplazione”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

I “cuidarores” svolgono “un ruolo essenziale nella società di oggi, anche se spesso non ricevono il riconoscimento e la rimunerazione che meritano”. Nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata dal Cortile di San Damaso davanti a circa 500 fedeli, il Papa ha usato questo termine spagnolo per indicare coloro che si prendono cura degli ammalati. “Per uscire da una pandemia, occorre curarsi e curarci a vicenda”, ha esordito: “E bisogna sostenere chi si prende cura dei più deboli, dei malati e degli anziani”. “C’è l’abitudine di lasciare da parte gli anziani, di abbandonarli, è brutto questo”, ha aggiunto a braccio. “Il prendersi cura è una regola d’oro del nostro essere umani, e porta con sé salute e speranza”, ha spiegato Francesco. “Prendersi cura di chi è malato, di chi è lasciato da parte, è una cura umana, e anche cristiana”, ha proseguito a braccio. “Tutte le forme di vita sono interconnesse, e la nostra salute dipende da quella degli ecosistemi che Dio ha creato e di cui ci ha incaricato di prenderci cura”, ha affermato il Papa sulla scorta della Laudato sì: “Abusarne, invece, è un peccato grave che danneggia e che fa male, e che fa ammalare”. “Il migliore antidoto contro questo uso improprio della nostra casa comune è la contemplazione”, la tesi di Francesco: “Quando non si impara a fermarsi ad ammirare e apprezzare il bello, non è strano che ogni cosa si trasformi in oggetto di uso e abuso senza scrupoli, anche in un oggetto usa e getta”. “Ma come mai, non c’è un vaccino per questo, per la cura casa comune?”, si è chiesto il Papa ancora una volta fuori testo: “Qual è l’antidoto per non prendersi cura della casa comune? La contemplazione”.

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