Argentina: femminicidio di una giovane donna incinta. Mons. Mosconi (Nueve de Julio), “non possiamo voltarci dall’altra parte”

“Voglio esprimere la mia più profonda condanna per tutte le forme di violenza che minacciano gravemente la vita umana, come in questo caso, contro la donna e il suo bambino non ancora nato”. Lo scrive il vescovo di Nueve de Julio, mons. Ariel Torrado Mosconi, in una nota dal titolo “lo shock e la costernazione della popolazione”, in riferimento al femminicidio della giovane Micaela Zalazar, 28 anni, e del bambino che portava in grembo. La donna è morta in ospedale dopo essere stata picchiata, domenica scorsa, dal suo compagno, pugile amatoriale.
Il presule esprime il suo affetto “per i cari, la famiglia e gli amici che soffrono questa perdita straziante”, implorando Dio con tutto il cuore “di confortarli, illuminarli con la fede, sostenerli nella speranza, tenerli uniti nell’amore e guarire col tempo una ferita così terribile”. “Non possiamo voltarci dall’altra parte – aggiunge il vescovo –, dobbiamo lavorare con decisione per prevenire questi eventi”. Di qui l’invito a tutti gli attori e i settori sociali a “cercare insieme le ragioni e i rimedi a queste e altre situazioni tanto laceranti quanto tragiche”. “Senza dubbio, il rispetto per tutta la vita umana è il fondamento e il punto di partenza per qualsiasi soluzione e aiuto in questo senso”. Infine, mons. Mosconi ha assicurato: “La comunità cattolica tende la mano e presta l’orecchio a tutti coloro che subiscono questa tragedia, mettendosi a disposizione per collaborare al superamento di questo dolore e alla prevenzione di situazioni simili”.

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