Esplosioni a Beirut: Acs, “pronti a garantire aiuti d’emergenza”

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre prega per le vittime e i feriti dell’immane tragedia che ha insanguinato ancora una volta il Libano, la cui popolazione è per oltre il 30% cristiana. “Preghiamo anche per i governanti, attualmente impegnati nella gestione di una crisi gravissima”, afferma il direttore di Acs Italia Alessandro Monteduro. “Oltre alle strazianti perdite umane ci sono gli incalcolabili danni materiali – ricorda -. Il blocco del porto determinerà inevitabilmente un forte aumento dei prezzi alimentari aggravando le già drammatiche difficoltà di questo Paese perennemente sofferente. I numerosi rifugiati provenienti dalla Siria saranno probabilmente i primi ad essere interessati dall’impatto economico della tragedia. La zona cristiana di Beirut è devastata e almeno dieci chiese hanno riportato serissimi danni strutturali”. Acs accoglie l’appello del cardinale Béchara Bourtos Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, che ha chiesto alle organizzazioni caritative dei diversi Paesi di aiutare le famiglie libanesi. “Stiamo verificando con i rappresentanti delle Chiese locali – spiega Monteduro – quali specifici aiuti di emergenza garantire, a cominciare da cibo e medicine”.

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