Sinodo Amazzonia: nasce la Conferenza ecclesiale, “risposta al grido dei poveri e della terra”. Nell’Esecutivo anche rappresentanti dei popoli indigeni

“La composizione dell’Assemblea riflette l’unità nella diversità della Chiesa e la sua chiamata a una sempre maggiore sinodalità; unità espressa anche dalla preziosa presenza e dall’accompagnamento permanente da parte di importanti esponenti della Santa Sede, che sperimentano una relazione diretta e una forte vicinanza con il Sinodo sull’Amazzonia e con la missione della Chiesa in questo territorio”. Lo si legge nella nota diffusa dal Celam (Consiglio episcopale latinoamericano) e dalla Repam (Rete ecclesiale panamazzonica), attraverso la quale si annuncia la nascita della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia, al termine dell’assemblea costitutiva iniziata il 26 giugno e conclusasi ieri.
Oltre alle finalità, è stato anche definito l’assetto della Conferenza, del cui Esecutivo faranno parte rappresentanti di vari organismi ecclesiali e dei popoli indigeni. Il card. Cláudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo del Brasile e presidente della Repam, è stato eletto presidente. Mons. David Martínez de Aguirre, vicario apostolico di Puerto Maldonado (Perù), sarà il vicepresidente. Del Comitato esecutivo faranno parte mons. Eugenio Coter, vicario apostolico di Pando (Bolivia), come vescovo rappresentante delle Conferenze episcopali del territorio amazzonico e i rappresentanti di alcuni organismi ecclesiali continentali: il Celam, la Repam, la Clar (la Conferenza dei religiosi e delle religiose), Caritas America Latina e Caraibi; saranno inoltre presenti i tre rappresentanti dei popoli originari designati: Patricia Gualinga del popolo Kichwa-Sarayakú (Ecuador), suor Laura Vicuña Pereira del popolo Kariri (Brasile) e Delio Siticontzi del popolo Asháninka (Perù).
Conclude la nota: “In questi tempi difficili ed eccezionali per l’umanità, mentre la pandemia colpisce con forza la regione panamazzonica e le realtà di violenza, esclusione e morte contro il bioma e i popoli che lo abitano reclamano un’urgente quanto imminente conversione integrale, la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia vuole essere una buona notizia e una risposta opportuna al grido dei poveri e della sorella madre Terra, così come uno strumento efficace per assumere, a partire dal territorio, molte delle proposte nate nell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione panamazzonica”.

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