Diocesi: Monreale, l’arcivescovo Pennisi ha ordinato due sacerdoti. “I moderni specchi virtuali possono essere un’insidia”

“La vostra vita spirituale deve essere nutrita dal rapporto personale con Cristo. È Gesù Cristo che salva e santifica, voi avrete parte diretta alla sua opera missionaria, nella misura dell’intensità della vostra unione con Lui”. Lo ha detto l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nell’omelia della Messa che ha celebrato ieri nella cattedrale, rivolgendosi ai due nuovi sacerdoti ordinati, Salvatore Crimi e Salvatore Grizzaffi. Durante la celebrazione sono stati ricordati anche i 60 anni di sacerdozio del vescovo emerito, mons. Salvatore Di Cristina. “Esercitando il ministero della Parola sarete partecipi della missione di Cristo, unico maestro – ha aggiunto il presule -. Mediante i sacramenti continuerete l’opera santificatrice di Cristo che battezza, che perdona i peccati, che si offre al Padre. Partecipando alla missione di Gesù Cristo sarete chiamati ad avere sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore che non è venuto per essere servito, ma per servire e raccogliere nell’unità tutti i figli dispersi”.
Nelle parole dell’arcivescovo l’incoraggiamento ai due neo-sacerdoti a “vivere in comunione con Cristo che vi introduce nell’intimità del Padre, con il vescovo che vi collega con il Collegio episcopale, con il presbiterio diocesano che è la vostra nuova famiglia, con i fedeli laici con i quali condividete la grazia del battesimo e il sacerdozio profetico e regale”. Dopo aver citato Papa Francesco, mons. Pennisi ha messo in guardia dai “moderni specchi virtuali, che possono costituire un’insidia per ciascuno di noi!”.
Infine, il presule ha indicato Pietro come modello per “aprirsi alla rivelazione del Padre e non seguite le chiacchiere della gente”: “Non scoraggiatevi per le vostre fragilità, ma confidate nell’amicizia e nell’amore di predilezione di Gesù per essere pastori secondo il suo cuore”. Da Paolo, invece, l’esempio a “non avere paura di farsi sconvolgere i progetti dall’incontro con Cristo”: “Apritevi alla dimensione universale della missione che deve essere rivolta a tutti e non solo alle persone vicine o amiche”.

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