Coronavirus Covid-19: vescovi Ecuador, “scandalosa proliferazione di casi di corruzione” nella gestione dell’emergenza

Una “scandalosa proliferazione di casi di corruzione” nella gestione dell’emergenza da Covid-19, con un numero di casi che “dà l’idea delle dimensioni di un problema che investe, in modo scandaloso, la nostra società, le istituzioni dello Stato e i poveri del nostro popolo”. È molto dura la presa di posizione della Conferenza episcopale ecuadoriana, in una lettera aperta del Consiglio di presidenza, che porta la data del 29 giugno. I vescovi ecuadoriani prendono posizione dopo che nelle ultime settimane sono emersi gravi scandali di corruzione relativi alla gestione del Covid-19 e in particolare ai sovrapprezzi imposti nell’acquisto del materiale necessario per affrontare l’emergenza.
Tra le persone coinvolte ci sono l’ex presidente Abdalá Bucaram, suo figlio Dalo Bucaram e Daniel Salcedo, uomo d’affari che ha costruito la sua fortuna in breve tempo grazie a numerose attività commerciali con lo Stato. Secondo le accuse, queste e altre persone avrebbero approfittato dell’emergenza sanitaria per vendere le proprie forniture a un prezzo maggiorato. La vicenda ha provocato le dimissioni di Alexadra Ocles, direttrice del Servizio nazionale di gestione dei rischi, e di Rommel Salazar, responsabile della sicurezza sociale.
I vescovi, nel confermare “dolore e vicinanza al popolo” e specialmente alle famiglie coinvolte nella pandemia, fanno notare che la corruzione invade in modo pervasivo tutta la società e che questo accade da molto tempo. Perciò, invitano ciascuno a guardare “ai propri comportamenti quotidiani”.

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