Italia: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Coronavirus, saliti a 650 i positivi nel nostro Paese. Siria, strage di soldati turchi a Idlib

Coronavirus/1. Primo contagio in Nigeria: è un italiano

È un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio il primo contagiato dal nuovo coronavirus in Nigeria. Lo ha annunciato il ministero della Salute nigeriano precisando che “il paziente è ricoverato in ospedale nello stato di Lagos in condizioni stabili e non presenta sintomi preoccupanti”.

Coronavirus/2. Saliti a 650 i positivi in Italia. È allarme per la carenza medici nel Lodigiano

Sono saliti a 650 i positivi al coronavirus in Italia. Si registrano altri tre decessi in Lombardia, tutti di ultraottantenni. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, facendo il punto sull’emergenza ieri sera. Sono inoltre guarite altre tre persone in Lombardia affette dal Coronavirus: nella regione sono ora in totale 40. Intanto arriva l’allarme dei medici delle zone rosse.  In una lettera di denuncia, diffusa dall’Ordine dei Medici, due dottoresse di medicina generale della zona rossa in Lombardia sottolineano che quattro medici di base della zona del Lodigiano sono in quarantena o ricoverati. I pazienti positivi al coronavirus con polmonite ma non gravi e quindi lasciati a casa così come tutti gli altri malati – oncologici, cronici – non hanno la possibilità di essere visitati. In sostituzione ai medici di famiglia in isolamento, per un bacino di 6mila abitanti, ne è stato mandato soltanto uno, con in dotazione solo 2 mascherine.

Coronavirus/3. Farnesina, rischio di una “infodemia”. “Basta allarmismi”

In Italia è coinvolto dall’epidemia del coronavirus lo 0,1% dei comuni, le persone in quarantena sono lo 0,089% della popolazione totale e il territorio italiano in isolamento è lo 0,01%: sono i numeri diffusi dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Lo staff della Farnesina ha diffuso ai cronisti una mappa con questi numeri. “Siamo passati da un rischio epidemia a una ‘infodemia’ acclarata e in questo momento il rapporto con la stampa estera è preziosissimo”, ha detto Di Maio ieri in conferenza all’Associazione Stampa Estera sull’emergenza coronavirus. “Condanniamo tutte le speculazioni che qualche sciacallo sta facendo su gel e mascherine: queste persone saranno punite”, ha assicurato il ministro. Appello di Confindustria e dei sindacati: “Basta allarmismi”.

Economia. Tonfo delle borse, aleggia lo spettro della crisi 2008

Nuovo tonfo delle borse mondiali.  Avviandosi verso la settimana peggiore dal 2011, l’Europa chiude in profondo rosso e vede svanire 328 miliardi. Milano perde il 2,66%, scivola ai minimi da dicembre e brucia 14 miliardi. Male Londra e Parigi, che accusano perdite superiori al 3%. Affonda anche Wall Street, impegnata in una corsa senza freni verso i suoi sette giorni peggiori dalla crisi finanziaria. I listini americani chiudono con perdite oltre il 4% in quello che alcuni osservatori definiscono un nuovo “bagno di sangue” con gli indici in “caduta libera”.

Vertice Conte-Macron. “Chiudere le frontiere sarebbe un danno irreversibile economico”

“Chiudere le frontiere sarebbe un danno irreversibile economico e non praticabile”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del vertice con il presidente francese Emmanuel Macron a Napoli. “Il governo fin dall’inizio ha affrontato con grande responsabilità l’emergenza, che non riguarda solo l’Italia e in prospettiva riguarderà anche Paesi che sembrano meno coinvolti. Abbiamo seguito una linea di massima precauzione mettendo in atto tutte le misure suggerite dalla comunità scientifica”, ha affermato Conte. “Dobbiamo sapere che ci devono essere risposte europee, dobbiamo adeguarci. Abbiamo bisogno di grande flessibilità”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda su una possibile flessibilità che l’Ue potrebbe concedere ai Paesi colpiti dall’emergenza coronavirus.

Siria. Escalation militare, strage di soldati turchi a Idlib

Drammatica escalation militare ieri sera a Idlib, la regione del nord-ovest della Siria dove da settimane sono in corso duri scontri tra le forze governative appoggiate dalla Russia e le milizie ribelli sostenute dalla Turchia. Un raid aereo che Ankara attribuisce all’esercito di Bashar al Assad ha provocato la morte di almeno 29 soldati turchi. Ma il bilancio potrebbe rivelarsi molto più grave, perché numerosi sono i militari portati d’urgenza negli ospedali turchi appena oltre il confine. Diversi di loro rischiano la vita, secondo il prefetto locale. L’Osservatorio siriano per i diritti umani fissa il bilancio ad almeno 37 soldati morti. Di certo si tratta di una delle più gravi perdite degli ultimi anni per le forze armate di Ankara in un singolo attacco.

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