Cooperazione allo sviluppo: De Fraia (Forum Terzo Settore), “l’Italia deve cambiare marcia”

“L’Italia deve cambiare marcia sulla cooperazione internazionale”. Lo chiede Luca De Fraia, coordinatore della Consulta cooperazione internazionale del Forum Terzo Settore, a due anni dall’ultima riunione del Consiglio nazionale della cooperazione allo sviluppo. “In questo periodo c’è stata una pesante campagna denigratoria nei confronti delle ong – sottolinea -. Ci auguriamo che vengano presto superati gli ostacoli che impediscono la convocazione del Consiglio e che per le organizzazioni della società civile venga confermato il ruolo di interlocutori per la definizione degli indirizzi e delle politiche di cooperazione”. La mancata convocazione del Consiglio non è l’unico problema. “Il quadro che è emerso nella discussione sulla legge di bilancio 2020 è negativo – denuncia De Fraia -. Il mancato adeguamento degli stanziamenti per l’aiuto pubblico allo sviluppo fa venire meno agli impegni presi in sede internazionale per l’Agenda Onu 2030 e tornare ai livelli di finanziamento precedenti il 2016”. De Fraia fa notare, nello specifico, che gli stanziamenti previsti per il 2020 difficilmente si scosteranno dallo 0,25% del Pil, percentuale ben distante dallo 0,7% indicato come obiettivo per il 2030. Stando così le cose, l’Italia risulta essere il fanalino di coda fra i Paesi G7 per gli aiuti internazionali. “L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – aggiunge De Fraia – non può operare pienamente perché è carente di personale: i concorsi tardano, nonostante i fondi siano già stati accantonati”. L’auspicio è ora che “alle lodevoli iniziative di esponenti di Governo facciano seguito impegni concreti sul piano delle risorse e delle strutture”.

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