Giornalismo: da domani online la testata di Comunità di Connessioni. P. Occhetta, “offrire criteri e lenti per leggere la realtà”

Nasce la casa del pensiero di “Comunità di Connessioni”. “È vero, una testata giornalistica che nasce non fa notizia. Però quella di ‘Comunità di Connessioni‘ che dal 22 novembre inizia a navigare può essere una pagina di speranza anche per il mondo del giornalismo”, spiega padre Francesco Occhetta, direttore e fondatore di “Comunità di Connessioni”, perché “nasce povera e dal basso, nasce da una comunità di giovani e da una generazione intermedia, nasce per contribuire a portare nuovi volti, competenze certificate e un metodo al mondo politico e sociale”.
Padre Occhetta chiarisce subito: “Nessuna illusione. Non è strumentale per formare partiti o per appoggiarne altri. Sarà una palestra, anzi una ‘casa del pensiero’, una sorta di chiostro sul mondo che permetterà soprattutto ai più giovani di abitare uno spazio, condividere sapere progettare il futuro”.
Ogni domenica mattina ci sarà “L’Editoriale”, “nutrito da una radice spirituale e una culturale”: “Attraverso questa pagina vorremmo offrire criteri e lenti per leggere la realtà”. La rubrica “Il Punto” curata da Paolo Bonini approfondirà una legge o un pensiero di un autore, un fatto di attualità o una tendenza culturale “per dare chiavi di discernimento sul mondo”. “La Riforma” invece, curata da Ferdinando Tufarelli approfondisce “i temi urgenti su cui vale la pena costruire il Paese”.
“Vogliamo andare in controtendenza al modo bulimico di scrivere in cui si legge e si dimentica – sostiene il gesuita -. Proporremo quello che ereditiamo dai monaci. Offriremo pezzi che – attraverso la lentezza e la ruminatio – come un mattone dopo altro costruiranno un edificio”. La testata poi include articoli di attualità, il podcast #paroleinconnessione; gli incontri di formazione di Comunità di Connessioni e altro ancora.
“Siamo un’esperienza aperta, tutti possono portare il proprio materiale come si faceva per la costruzione delle chiese nel medioevo al centro della città. A una condizione. Non si entra per scalare, ma per servire il Paese, un processo è già partito. Questa è solamente la tappa di più di 11 anni di formazione che unisce spiritualità e competenze”, chiarisce padre Occhetta, che conclude: “Siamo ormai una comunità grande e aperta, inclusiva, Comunità di Connessioni è una associazione, il presidente è Ciro Cafiero. Perché abbiamo scelto di camminare insieme? Nel suo testo ‘Voglia di Comunità’ Bauman scrive: ‘La parola comunità, ha un suono dolcissimo, evoca tutto ciò di cui sentiamo il bisogno e che ci manca per sentirci fiduciosi, tranquilli e sicuri di noi'”.

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