Povertà: Cilap/Eapn, “tanti sforzi fatti per sconfiggerla ma disuguaglianze aumentano”

Dal 1987 il 17 ottobre è dedicato alla Giornata mondiale contro la povertà. In Europa tutto è iniziato per volontà di padre Joseph Wresinky, fondatore in Francia di Atd quart monde. Nel 1990 a Bruxelles nasce Eapn, la più grande rete europea di lotta “alla povertà e non ai poveri”. Nel 1992 a Roma nasce la sezione nazionale di Eapn, il Cilap (Collegamento italiano di lotta alla povertà). A questo proposito oggi pomeriggio Cilap-Eapn ha organizzato un incontro on line per parlare del Poverty watch 2020, pubblicato dalla stessa organizzazione. Ne parlerà Giulia Segna, curatrice del volume; Ciro Naturale, Oksana Biblyv e Nicola Caprio che hanno partecipato agli incontri europei delle persone in povertà. “Tanti anni sono passati, nessuno parlava di povertà, qualcuno la ignorava o negava – spiega Nicoletta Teodosi, presidente Cilap-Eapn Italia –. Molto è cambiato, esistono strategie europee per far uscire le persone dalla condizione di povertà, in ogni Stato membro sono stati creati piani di contrasto alla povertà. Le Nazioni Unite hanno individuato obiettivi per la riduzione della povertà e della fame nel mondo. Ma anche se le condizioni di milioni di persone sono migliorate, la povertà tocca ancora le persone che dovrebbero essere maggiormente tutelate”. “È evidente – osserva – che gli sforzi fatti non sono arrivati a tutti coloro per i quali sono state create misure e pratiche. Parliamo delle politiche sociali o di welfare cui accede solo chi è già tutelato. Parliamo da sempre di persone di serie A e di serie B, così come lo sono i lavoratori. E le disuguaglianze aumentano”.

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