“Joker” è il Leone d’oro della 76ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Il film di Todd Phillips con uno sconvolgente Joaquin Phoenix vince Venezia 76, aprendo la strada ai grandi premi della stagione che conducono fino all’Oscar. “J’accuse” di Roman Polanski, altro grande favorito, ha ottenuto il Leone d’argento – Gran premio della giuria. È stato ritirato dalla moglie Emmanuelle Seigner. Il Leone d’argento per la miglior regia è andato allo svedese Roy Andersson con il suo “About Endlessness”. Il regista aveva vinto anche il Leone d’oro nel 2014.
Coppa Volpi per il miglior attore a sorpresa (ma meritata!) all’italiano Luca Marinelli protagonista di “Martin Eden” di Pietro Marcello, dal romanzo di Jack London. L’attore emozionato ha concluso il suo discorso sottolineando: “Dedico questo premio a tutti i marinai che sono in mare e non dimenticano di salvare le persone”.
La Coppa Volpi per la miglior attrice è invece per la francese Ariane Ascaride di “Gloria Mundi” del regista Robert Guédiguian. La Ascaride, in linea con Marinelli, ha detto commossa: “Io sono la nipote di migranti italiani che hanno trovato futuro e lavoro a Marsiglia. Questo premio mi riconnette finalmente alle mie radici. Questo premio è per tutti quelli che sono nel fondo del Mediterraneo, per l’eternità”.
Premio Marcello Mastroianni poi per l’attore esordiente Toby Wallace protagonista di “Babyteeth” di Shannon Murphy, opera che ha vinto anche premio cattolico Signis.
Riconoscimento speciale della giuria all’italiano Franco Maresco per il documentario di inchiesta “La mafia non è più quella di una volta”.
L’Osella per la migliore sceneggiatura è stata attribuita al film d’animazione di Hong Kong “N. 7 Cherry Lane” di Yonfan. Il regista ha sottolineato le rivolte per la libertà di espressione nel 1967 associandole a quelle di oggi, con una piega più problematica. Con la speranza di vedere presto un futuro migliore.
Sezione Orizzonti, il miglior film è “Atlantis” di Valentyn Vasyanovych; premio opera prima “Luigi De Laurentiis” “You Will Die at 20” di Amjad Abu Alala. Infine Venezia Classici incorona come miglior restauro il film “Ecstasy” di Gustav Machaty.