Viaggi apostolici
“Ci si può smarrire con promesse appariscenti, ma che alla fine lasciano il cuore, lo sguardo e l’animo vuoti”. Lo ha detto il Papa, dialogando con i giovani durante la Veglia al Campo diocesano di Soamandrakizay, dove si svolerà la messa di domani, ultima giornata in Madagascar. “State attenti a coloro che ti promettono strade facili e poi ti lasceranno a metà strada”, il monito di Francesco: “Promesse che ci anestetizzano, ci rendono dipendenti, ci chiudono in un circolo senza uscita e pieno di amarezza. C’è il rischio per voi di pensare che niente può cambiare, che nessuno ci può far nulla, soprattutto quando non si dispone del minimo necessario per combattere giorno per giorno”. “State attenti, davanti a questa amarezza!”, ha esclamato il Papa citando “coloro che si rendono conto che il loro futuro è bloccato a causa della mancanza di lavoro e delle ingiustizie sociali”. Di fronte a chi intende “anestetizzarci o farci tacere perché non ci sono nuovi orizzonti”, ha spiegato il Santo Padre ai giovani, “Gesù ci chiede di non avere paura di sporcarci le mani”. Al termine del suo discorso, i giovani sul palco hanno eseguito ancora una coreografia, e poi hanno amabilmente circondato il Papa in un abbraccio corale, facendolo quasi ballare al suono della loro musica.