
“I corpi intermedi sono centrali nelle sfide di oggi, ma si devono anche assumere la piena responsabilità di questa centralità”. Lo ha detto oggi l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, che il 5 ottobre riceverà da Papa Francesco la berretta cardinalizia, intervenendo al seminario nazionale di studi e formazione promosso dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) a Senigallia. I corpi intermedi, ha aggiunto il futuro cardinale, “non si possono accontentare di un piccolo spazio né essere al servizio di sovranismi e populismi: non è una soluzione. Sovranismo e populismo riescono a creare un consenso immediato, ma sono i corpi intermedi che hanno la capacità di approfondire le sfide”. In Italia “fino a poco tempo fa sono stati troppo rissosi tra loro”, ma, secondo l’arcivescovo, “se si fa rete e si danno risposte concrete alle persone, si reagisce a quel processo di disintermediazione, proposto da populismi e sovranismi, che fa male alla società”. E ancora: “La semantica digitale e della politica è preoccupante e non per questioni di galateo. Nelle scorciatoie di una certa rozzezza non si colgono le sfaccettature necessarie a costruire soluzioni reali ai problemi”.