Seminario nazionale
“Nella storia del nostro Paese i corpi intermedi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale per favorire la coesione sociale e per dare vita ai concetti di sussidiarietà, solidarietà e bene comune”, ma negli ultimi anni “sono finiti sotto tiro, la disintermediazione ha colpito al cuore questo sistema, anche in un Paese come l’Italia che ha sempre potuto vantare una presenza e una vivacità della società civile e un suo protagonismo politico, superiore per numeri e per qualità rispetto ad altri Paesi europei”. Lo ha affermato Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), introducendo, oggi, il tema del Seminario nazionale di studi e formazione “I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”, in corso a Senigallia.
Per Costalli, oggi “i poli di riferimento non sono più lo Stato e il cittadino, ma lo spazio dei flussi e le moltitudini di utenti/clienti. Le tecnologie hanno determinato questa trasformazione, ma la disintermediazione prima che un prodotto tecnologico è un progetto politico-sociale”. Alla potenza dei flussi “corrisponde, apparentemente, la liquefazione della società. L’individualismo sbriciola la comunità in componenti sempre più piccole ed ha come orizzonte finale la ‘riduzione al singolo individuo’. Questa è la grande questione dell’essere corpo intermedio nella società liquida, dove massima è la potenza dei mezzi e scarsi sono gli obiettivi”. Di qui l’avvertimento: “Senza un forte pensiero di libertà e senza una critica matura verso le promesse di una società accelerata e dell’innovazione come fine, non sarà facile fare i conti con la frammentazione sociale”. Infatti, “la società che chiamiamo ‘liquida’ esalta e tutela le esigenze, le aspirazioni, ma anche le incertezze e le patologie dell’individuo, purché, appunto, il tutto resti liquido”.
L’importanza dei corpi intermedi, invece, “risiede proprio nell’affermazione della centralità della persona in quanto tale e non come semplice individuo. La differenza tra individuo e persona si basa sul fatto che, mentre l’individuo è solo, la persona risulta essere luogo di relazioni. Rendere effettivo il passaggio da individuo a persona è la caratteristica più alta ed essenziale dei corpi intermedi”.