Raduno nazionale

Pellegrinaggi a Lourdes: Unitalsi, fedeli arrivati in treno da tutta Italia. Mons. Bressan, “sentitevi a casa”

(da Lourdes) “Ammalati, anziani, persone con disabilità, sentitevi a casa vostra! Voi non siete un peso ma un contributo per ciascuno di noi”. Così l’assistente nazionale dell’Unitalsi, mons. Luigi Bressan, ha accolto i 2.500 pellegrini giunti ieri sera a Lourdes per partecipare alla seconda fase del pellegrinaggio nazionale. Sono undici le sezioni coinvolte, dal nord al sud Italia. E proprio dalla Calabria è giunto alla stazione ferroviaria di Lourdes l’ultimo treno atteso con a bordo circa 450 persone, tra volontari e ammalati. A presiedere la celebrazione eucaristica di apertura nella chiesa di Santa Bernardette è stato il presule, che nell’omelia ha ricordato come “dipendiamo tanto dagli altri umanamente e spiritualmente”. Segnalando che “Gesù chiede a noi di avere un cuore libero” e non un cuore “autarchico”, il vescovo ha messo in guardia dalla ricchezza materiale che “può creare illusione, è un mezzo pericoloso”. Un monito che ripercorre il tema pastorale del santuario (“Beati i poveri”). “Sappiamo che le gioie di questo mondo sono limitate, quelle che vengono dal Cielo dureranno in eterno”, ha aggiunto mons. Bressan. Per l’occasione, è stato esposto ai piedi dell’altare il reliquiario di santa Bernadette che contiene un frammento del fegato della santa. E proprio a lei si è rivolto, in conclusione, il vescovo: “Bernadette ci aiuti a liberarci da tutto il nostro orgoglio e da tutti i nostri egoismi”. Prima della messa, i pellegrini avevano assistito ad alcuni sketch presentati dai giovani del Servizio civile per riflettere insieme sul tema dell’anno pastorale del santuario.