Conferenza episcopale

Germania: decisione della plenaria dei vescovi sulle vittime di abusi. Risarcimenti materiali “celeri” e “congrui”

I vescovi tedeschi non intendono perdere tempo e agiranno per sviluppare un sistema efficace di risarcimento per le vittime di abusi. La decisione, presa durante i lavori dell’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) in corso a Fulda, prevede l’utilizzo di ampie somme a disposizione per agire “rapidamente”: lo ha confermato oggi mons. Stephan Ackermann, responsabile per la Dbk delle questioni degli abusi. Ackermann ha evidenziato come la decisione è nata attraverso un lavoro di alcuni mesi. La proposta di documento è stata sviluppata dalla fine di maggio da un gruppo di esperti composto da 28 membri. I lavori hanno coinvolto anche diverse vittime di abusi. Due settimane fa la versione finale è stata approvata dal gruppo di lavoro e inviata ai vescovi. Fino ad ora, le vittime di abusi venivano risarcite con 5mila euro ciascuna come “riconoscimento materiale della loro sofferenza”, ma in molti casi le somme erano più alte. Finora, secondo Ackermann, sono state approvate circa 2.100 domande di risarcimento per un importo totale di oltre 9 milioni di euro. La proposta attuale si basa sulla gravità degli abusi e sulla sofferenza patita dalle vittime (e nella consapevolezza che il risarcimento materiale sia una risposta parziale a quanto sopportato dalle vittime stessi degli abusi): partendo da un importo di base di circa 10mila euro si potrebbe giungere fino a 400mila euro, con varie valutazioni. “Vogliamo un riconoscimento che dalle vittime sia ritenuto congruo ma – ha specificato Ackermann – questo deve essere alla portata di diocesi e comunità religiose”.