Riflessione

Omicidio Andria: don Epicoco (teologo), “estirpare ogni mattina le piccole cose che rendono infelice la vita, possono diventare le tragedie di domani”

“Viviamo usando il cuore come un tappeto sotto il quale nascondere tutte le cose che non vanno della vita. Accumuliamo tutta questa frustrazione, malessere, infelicità, insoddisfazione. E appena c’è l’occasione che fa alzare questo tappeto, viene fuori tutto il male che abbiamo ingoiato per molto tempo. Il problema serio non è l’atto dell’ira in quel momento ma tutto quello che lo precede”. Lo dice il teologo don Luigi Epicoco, riflettendo sull’episodio che si è verificato ad Andria, dove un 28enne è stato ucciso in seguito a una lite per una mancata precedenza. Don Epicoco pone una domanda: “Com’è possibile che abbiamo smarrito l’educazione della nostra interiorità? Prima ancora di una vita spirituale, abbiamo smarrito l’esperienza di poter educare le cose che ci portiamo dentro. Perché certi atteggiamenti non si improvvisano, sono figli di storie e di lunghi periodi non buoni”. Il rischio indicato è che “la frustrazione di oggi può diventare l’omicidio di domani”. “Nessuno di noi dice ‘sono capace di uccidere’ finché non siamo messi in una situazione in cui perdiamo il controllo”. Nelle sue parole un riferimento alla favola del Piccolo principe, dove c’è chi ogni mattina raccoglie i semi di baobab in tutto il pianeta, perché “se cresce diventa un albero che alla fine soffoca”. “Ogni mattina dovremmo estirpare le piccole cose che rendono infelice la vita, perché possono diventare le tragedie di domani”.