Qualcosa si è inceppato nella società italiana: le promesse di miglioramento associate all’istruzione e al lavoro sempre più spesso non vengono mantenute. Nel nostro Paese, in pratica, nel migliore dei casi resti quello che nasci: per un bambino di una famiglia a basso reddito ci vogliono cinque generazioni per entrare nel ceto medio. L’ascensore sociale si è bloccato e ciò comporta delle conseguenze dirette sulle condizioni di vita delle persone: per questo le Acli hanno scelto la mobilità sociale e la democrazia come tema del 52° Incontro nazionale di studi, che si svolgerà a Bologna dal 12 al 14 settembre.
L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal comune di Bologna, è in programma presso l’Arena Teatro del Sole e prevede tre giorni di dibattiti, discussioni e approfondimenti con la presentazione di due ricerche inedite curate dall’Iref, dal titolo “Mobilità sociale e cultura democratica in Italia” e “Lontano da dove? Una ricerca con le periferie”, questa realizzata in collaborazione con la Scuola di formazione delle Acli Livio Labor.
Come ogni anno l’Incontro di studi sarà anche l’occasione per la presentazione dell’Agenda sociale delle Acli con alcune proposte di legge in tema di formazione e lavoro, previdenza, fisco.
La tre giorni si aprirà con un appuntamento sportivo, il Bike Tour, promosso dalle UsAcli e dalle Acli per il 75°anno della fondazione dell’associazione. Tra gli appuntamenti di rilievo della tre giorni l’intervento del neo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo; la sessione di apertura sulle caratteristiche della mobilità sociale con Fabrizio Barca, coordinatore del Forum Diseguaglianze Diversità, Tania Groppi, xostituzionalista dell’UniSiena, e Gianfranco Viesti, economista dell’UniBa; il dialogo tra Elisabetta Gualmini, europarlamentare, Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, e Giulio Santagata; quello tra mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, Romano Prodi, Roberto Rossini; una tavola rotonda con Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, e Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative; un confronto con la politica a cui parteciperanno il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, e Sestino Giacomoni, membro del Coordinamento nazionale di Forza Italia; l’intervento di Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa musulmana e quello dello storico Alberto Melloni; la sessione di chiusura in cui si discute delle conseguenze del deficit di mobilità e la relazione con il riflesso autoritario a cui parteciperanno Marco Tarchi, politologo dell’Università di Firenze, Nando Pagnoncelli, amministratore delegato di Ipsos Italia, e Chiara Volpato, psicologa dell’UniMiB.