famiglia

Istituto Giovanni Paolo II: pubblicata offerta formativa 2019-2020. Sequeri (preside), “integrazione di formazione teologica e pastorale con saperi umanistici e scientifici”

È stata pubblicata l’offerta formativa del Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia per l’Anno accademico 2019-2020. La grande novità consiste nell’ampliamento dell’offerta accademica attraverso l’inserimento – accanto al diploma e al dottorato – di due percorsi di licenza, anziché uno come in passato: licenza in teologia del matrimonio e della famiglia e licenza in scienze del matrimonio e della famiglia. Una rimodulazione che, si legge in un comunicato, “permette il potenziamento dei fondamenti teologici, confermando la centralità della famiglia come struttura fondamentale della forma cristiana ed aprendola ad un dialogo con i saperi scientifici e umanistici che ad essa si collegano”. Di qui la creazione di nuove aree di ricerca che si affiancano a quelle di teologia morale e teologia sacramentaria già presenti. Con il nuovo anno accademico il Pontificio Istituto  potrà finalmente entrare nel pieno esercizio del proprio qualificato assetto scientifico e del proprio tradizionale impegno formativo. I titoli rilasciati sono finalmente e pienamente riconosciuti canonicamente.
“L’aggiornamento autorevolmente sollecitato dal Papa Francesco (Summa familiae cura, 8 settembre 2017)”, spiega il preside mons. Pierangelo Sequeri introducendo la nuova offerta formativa, “è ispirato ad una coerente integrazione della formazione teologica, morale e pastorale, con la più ampia frequentazione, competente e critica, del sapere umano”. Si tratta, “con il nuovo Istituto, di portare la nave al largo, sulle rotte – anche le più periferiche e inesplorate – della nuova evangelizzazione e della nuova comunità cristiana”. “Questo potenziamento teologico, declinato poi nei vari insegnamenti che specificano il profilo accademico dell’Istituto, apre coerentemente lo spazio di un dialogo amichevole e di un confronto competente con i saperi umanistici e scientifici che più strettamente vi si collegano”. L’Istituto, ora “pienamente abilitato a conferire titoli accademici di validità canonica universale – conclude Sequeri -,  offre la possibilità di perseguire specializzazioni e titoli di valore accademico”.