
“I libri sono stato un presidio per la difesa della libertà e dei diritti. La storia del nostro Paese, dal Risorgimento alla costruzione dell’unità, alla Resistenza, alla Repubblica non è immaginabile senza il contributo dello sviluppo culturale che libri hanno arrecato al nostro Paese. Una comunità si sviluppa, crescendo, attraverso la ricerca oltre i confini di quello che già si conosce, attraverso la comprensione dei sentimenti, l’osservazione del mondo; esprimendo idee nuove, pensieri critici, chiavi interpretative nuove. I libri sono stati e sono propulsori di questa crescita del nostro Paese”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Roma alla cerimonia in occasione del 150° anniversario dell’Associazione italiana editori. Per il Capo dello Stato, “i libri – i classici, i romanzi, i saggi, i manuali per la scuola, i volumi per le università – sono stati vettori di sviluppo e di diffusione della cultura del nostro Paese”. “È anche una storia di libertà”, ha aggiunto, sottolineando che “libertà vuol dire anche confronto, dialogo, apertura di orizzonti”.