Diocesi: mons. Fontana (Arezzo), “i laici si impegnino nella cultura e nella comunicazione”

“È vero che siamo nel mondo, ma non siamo del mondo; è tuttavia compito dei laici essere promotori del bene comune, nella salvaguardia dei diritti della persona e nell’adempimento dei propri doveri”. Così il vescovo di Arezzo, mons. Riccardo Fontana, nell’omelia della messa celebrata in cattedrale in onore del santo patrono, san Donato, in cui ha ricordato il recente Sinodo diocesano: “Proprio in questo giorno la Chiesa aretina deve far riecheggiare quanto ha deciso in Sinodo e a rendersi disponibile al servizio alla città dell’uomo”. Il presule giudica “necessario” che “la ricerca del bene comune sia praticata nella formazione delle coscienze, nel ministero dell’insegnamento”. “Quanto mai urgente appare che i cristiani laici si impegnino nell’ambito della cultura e della comunicazione, nello spirito indicato da Papa Francesco – ha aggiunto il vescovo -. Occorre tornare ad avere voce autorevole nel dibattito del territorio, in dialogo con tutti i centri di cultura esistenti”. Nell’omelia di mons. Fontanta, un riferimento anche all’impegno dei laici a “essere custodi del Creato, volontari accanto alle persone malate e con particolari fragilità”. “Il nuovo stile della nostra pastorale deve potersi avvalere in modo consistente della ministerialità laicale non già soltanto come aiuto, ma perché i laici sono capaci di svolgere ruoli in virtù del Vangelo, che hanno scelto come ideale di vita”. Presenti alla celebrazione, oltre ai sacerdoti della diocesi, anche rappresentanti di altre confessioni, in particolare della Chiesa ortodossa romena e della Chiesa ortodossa russa.

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