
Cinquant’anni fa – l’ 8 agosto del 1969 – nella cattedrale di Messina, l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro, veniva ordinato presbitero da mons. Francesco Fasola, già vescovo coadiutore di Agrigento. Con lui ricevevano l’ordine sacro altri 4 presbiteri dell’arcidiocesi di Messina. Gli auguri della Chiesa agrigentina gli sono rivolti in un messaggio a firma del vicario generale, don Melchiorre Vutera. “Da subito ci ha fatto spazio nella sua vita attraverso un rapporto molto umano, senza orpelli e senza ostacoli di sorta. Ci ha chiesto di chiamarlo ‘don Franco’, quasi a indicare quella nota di sacerdozio che non è superata dall’episcopato ma, semmai, ulteriormente specificata. Una presenza discreta ed efficace che ci ha permesso di continuare un cammino ecclesiale e, al tempo stesso, di volgere lo sguardo verso le nuove frontiere del Vangelo: dal fenomeno migratorio che iniziava a esplodere in modo inaudito alle tante forme di povertà e disagio. Un sacerdozio, quello di don Franco, sempre vissuto dalla parte dell’uomo, sempre illuminato dalla Parola di Dio”. Nel testo anche un ricordo della porpora cardinalizia. “Il sacerdozio di don Franco, anche quando da Papa Francesco è stato chiamato al cardinalato, ci ha sempre parlato con la grammatica del servizio quasi a indicare che nessun’altra categoria riesce a esprimere meglio la grandezza e il mistero della vita sacerdotale”.