
Si sono svolte come sempre con particolare solennità e devozione ieri in Argentina le celebrazioni per la festa di san Gaetano (in spagnolo san Cayetano), venerato come il santo “del pane e del lavoro” in varie zone del Sudamerica e particolarmente nel Paese australe. L’arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina, il card. Mario Aurelio Poli, ha presieduto la messa nel santuario del quartiere di Liniers. Qui, durante l’omelia, ha chiesto al santo l’unità delle famiglie e di tutti gli argentini, affermando: “Venite in questo santuario perché vi muove la fede e il desiderio di pane, pace, lavoro, unità per le nostre famiglie e per tutti gli argentini”.
Il porporato, come riferisce l’agenzia Aica, ha messo in evidenza, citando Papa Francesco, il primato dell’amore di Dio verso ciascun essere umano, reso visibile in Gesù Cristo. E ha aggiunto: “Quando si chiudono tutte le porte, sempre troverai aperte quelle del santuario dedicato al santo del pane e del lavoro”.
San Gaetano è stato festeggiato anche in numerose altre città argentine. A Rosario, in particolare, l’arcivescovo Eduardo Eliseo Martín ha inviato per l’occasione un video messaggio a tutte le famiglie, nel quale sottolinea: “Il lavoro senza pane, il fatto che l’uomo lavori senza le condizioni per una vita degna, possiamo chiamarlo sfruttamento, cioè un’ingiustizia. Purtroppo, è quello che accade molte volte. D’altra parte, ottenere il pane senza il lavoro è un’umiliazione”, ha proseguito il presule, sottolineando che pure questo fenomeno si verifica spesso. “Nessuna delle due cose corrisponde alla dignità della persona umana”, ha concluso facendo riferimento all’attuale situazione del popolo argentino.