Rapporto

Venezuela: Unhcr, “autorità hanno deliberatamente attaccato gruppi e membri dell’opposizione politica. Uccise migliaia di persone”

“Le autorità venezuelane hanno deliberatamente attaccato persone e gruppi, compresi i membri dell’opposizione politica”. È un quadro molto duro quello che l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati traccia nella sua relazione sulla situazione in Venezuela tra gennaio 2018 e maggio 2019. Nel documento viene chiaramente denunciato come i membri dell’opposizione politica sono stati attaccati “a causa della loro capacità di argomentare critiche all’azione politica del governo e di mobilitare altre persone”. “Questa repressione selettiva – scrive l’Unhcr nel rapporto – si è manifestata in una miriade di violazioni dei diritti umani, che possono essere considerate forme di persecuzione per motivi politici. Queste violazioni richiedono un supplemento di indagini per determinare chiaramente le responsabilità del governo e le responsabilità dei singoli”. Le repressioni avviate sul territorio dal governo venezuelano hanno insanguinato il Paese. “Migliaia di persone – prosegue l’Unhcr – soprattutto giovani, sono state uccise negli ultimi anni in presunti scontri con le forze governative. Vi sono ragionevoli motivi per ritenere che molte di queste morti costituiscano esecuzioni extragiudiziali perpetrate dalle forze di sicurezza, in particolare dalle Faes”. Le Fuerzas de acciones especiales, il corpo speciale di polizia creato nell’aprile 2016, sono ritenute uno strumento politico del presidente Maduro e sono accusate di essere un “gruppo di sterminio”. “L’Unhcr – si legge nel rapporto – è preoccupato che le autorità venezuelane possano utilizzare le Faes, così come anche altre forze di sicurezza statali, come strumenti di una politica di controllo sociale. Queste morti richiedono indagini immediate, così da chiarire quanto prima le responsabilità degli autori e garantire che simili fatti non abbiano più a ripetersi”.