“Inizia ora una nuova fase per la nostra compagnia di bandiera ma voglio sia chiaro che non abbiamo cambiato linea su Atlantia. Neghiamo con forza ogni ipotesi di baratto con le sorti delle concessioni autostradali. Infatti, il percorso amministrativo che potrà portare anche alla revoca della convenzione ad Autostrade, i cui presupposti ricorrono chiaramente nella relazione giuridica recentemente acquisita dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, non confligge con l’intervento di Atlantia che, per altro, ha già concessioni aeroportuali e quindi svolge un’attività completamente coerente con Alitalia”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, intervenendo al Question time a Montecitorio. “Assicuro che la scelta di Atlantia e la revoca delle concessioni autostradali, sulla quale andiamo avanti senza fare alcun passo indietro, sono due strade totalmente separate che non si incontreranno mai”, ha aggiunto il ministro che, nel sul intervento, ha ricostruito dal vicenda del commissariamento dal 2017 ad oggi. “Quando il nostro governo si è insediato era già passato un anno dal commissariamento di Alitalia che non aveva portato a nulla se non vari ultimatum forse più contro ai lavoratori che per una soluzione concreta”. “Dal precedente governo abbiamo ereditato 900 milioni di prestito con una triade di commissari ben remunerati e una cassa ancora in perdita strutturale”. “Insomma – ha proseguito Toninelli – una situazione mai risanata che avrebbe certamente spinto chi l’ha creata ad un’ulteriore svendita degli asset della compagnia nazionale con la perdita di altri pezzi di grande valore del nostro mercato, una dimostrazione di scarsa consapevolezza del funzionamento del settore aereo e della guerra commerciale dei cieli per mano dei tre colossi – Lufthansa, Air France e British – ben difesi dai rispettivi Paesi”. Il ministro ha affermato che Alitalia ha subito “da un ventennio l’attacco di un branco famelico di affaristi”. Sulla scelta di Atlantia, Tonielli ha assicurato che “il cda di Ferrovie ha valutato autonomamente, con indipendenza” e “liberamente ha ritenuto di selezionare Atlantia quale partner da affiancare a Delta e al Mef per l’operazione Alitalia”. “Dobbiamo mirare a fare sistema, non a sovrapporre questioni che rimangono del tutto separate”, il monito del ministro: “Perché se si pensa di usare Alitalia per arrivare ad altro, lo abbiamo sempre detto, si è sbagliato schema”. “Quelle di Fs – ha aggiunto – sono scelte basate su logiche di mercato, sulle quali il ministero non può entrare, ma che certamente monitoreremo in futuro con molta attenzione e indipendentemente dal dossier Aspi”.