Dopo l'ultimo weekend di sangue

Stragi sulle strade: Biserni (Asaps), “informazione e controlli a tappeto”. “Delirio da smartphone fa guidare come bendati mettendo a rischio vita propria e altrui”

Informazione e controlli a tappeto: per Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale), sono gli strumenti più efficaci per contrastare l’emergenza stragi stradali. “Se non vengono ripristinati i controlli su strada con le pattuglie, possiamo prevedere anche l’ergastolo per chi supera la linea continua, ma non otterremo nulla”, dice in un’intervista al Sir commentando l’ecatombe dell’ultimo fine settimana. Tra le giovanissime vittime anche il tredicenne Francesco Provenzano morto in uno schianto, nella tarda serata di venerdì, sull’autostrada A29 mentre il padre alla guida aveva appena pubblicato un video su Facebook. “Alla sbornia da alcol – avverte l’esperto – abbiamo aggiunto il delirio da smartphone. Siamo in una fase di overdose da social network: far vedere i nostri selfie o i nostri video mentre siamo alla guida, un delirio con conseguenze drammatiche. È come se in una partita di calcio i giocatori si accorgessero che l’arbitro non ha più né il cartellino giallo né il cartellino rosso”. Il disegno di legge per il nuovo Codice della strada, approvato in prima lettura in Commissione Trasporti alla Camera e che ora dovrà passare in aula a Montecitorio e in Senato, prevede la sospensione della patente da sette giorni a due mesi per chi usa il cellulare alla guida. “Se si cominciasse una sana cura con sospensioni almeno di un mese alla volta, già sarebbe un buon risultato”, chiosa Biserni, ma “l’utilizzo del cellulare alla guida non è di facile contestazione”. Per l’esperto occorre prevenire con un’ampia campagna informativo-educativa: “Bisogna spiegare a ragazzi, giovani e adulti che in quei 7/8 secondi nei quali guardi lo smartphone mentre vai a 100 km/ora in autostrada percorri bendato 200 m al buio e rischi la vita. In un centro urbano a 50 km/ora ora in 6/7 secondi percorri quasi 100 metri, il che può significare la morte di un pedone”.