Rapporto Umbria

Povertà: mons. Boccardo (Ceu), “crollo del numero di residenti in 5 anni, scomparso un Comune come Todi o Gualdo Tadino”

foto SIR/Marco Calvarese

“Un territorio in grave sofferenza evidenziata da due fenomeni di rilevante portata: l’aumento esponenziale delle famiglie e delle persone in povertà assoluta che affollano ormai quotidianamente anche i servizi Caritas; la diminuzione significativa dei residenti”. Così mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu) e arcivescovo di Spoleto-Norcia, descrive l’Umbria nella prefazione del “Rapporto sulle povertà in Umbria 2019”. “In meno di cinque anni la popolazione umbra è scesa di 14mila unità – osserva l’arcivescovo –. Per avere una percezione reale della portata del dato, è come se nello stesso periodo di tempo un comune come Todi o Gualdo Tadino fosse scomparso dalla carta geografica”. Dal presidente della Ceu l’incoraggiamento a “pensare e progettare rimedi incoraggianti, capaci di invertire la rotta e traghettare ad approdi sicuri le generazioni che verranno”. “Ogni iniziativa non può non avere come obiettivo primario quello di creare occupazione, in particolare per i giovani – molti di coloro che negli ultimi cinque anni si sono trasferiti fuori Regione appartengono a tale fascia di popolazione – a cui la nostra società sta rubando la speranza di un futuro dignitoso”. Quindi, l’arcivescovo sottolinea l’esigenza di “un lavoro buono e dignitoso” per uscire dalla povertà. Infine, il presule ricorda che “le diocesi umbre sono impegnate a utilizzare anche i fondi dell’8×1000 alla Chiesa cattolica, attraverso le Caritas diocesane, per sostenere la creazione di posti di lavoro mediante il finanziamento di tirocini extracurriculari in aziende in grado di formare il lavoratore e offrire una reale prospettiva di stabilizzazione”.