Competitività e innovazione

Agricoltura: Confagricoltura chiede un “piano strategico nazionale“ su fisco, previdenza, infrastrutture, burocrazia

Un piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema agricolo ed agroalimentare del nostro Paese con un particolare impulso all’innovazione tecnologica”. È quanto chiede il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. La proposta è stata resa nota oggi nel corso della giornata di ascolto e confronto con le parti sociali che è svolta al Viminale.
“Occorre uscire dall’emergenza – ha detto Giansanti – e programmare l’utilizzo delle risorse, a partire da quelle europee, con lungimiranza, per favorire la competitività del settore agricolo e rispondere alle nuove sfide dell’economia globale. Dobbiamo progettare e sostenere una forte iniezione di innovazione anche nel nostro settore”.
Il presidente di Confagricoltura ha denunciato strumenti, più o meno palesi, “di dumping a livello europeo, che minano profondamente la competitività delle aziende agricole del nostro Paese”. In prima fila fra le condizioni di svantaggio, secondo l’organizzazione agricola, è il sistema fiscale ma anche il costo del lavoro e la previdenza. “Il costo degli oneri sociali in Italia – dice Confagricoltura –, è tra i più elevati dell’Unione Europea. E l’agricoltura non fa eccezione: le aliquote previdenziali del settore sono superiori a quelle di tutti i Paesi, tranne Francia e Belgio. E il divario si accentua ulteriormente in caso di lavoro stagionale, per il quale Paesi come Germania, Spagna, Francia, Belgio, Olanda applicano aliquote ridotte”.
Secondo gli agricoltori, poi, la competitività nostro sistema agroalimentare è fortemente minacciata anche dal gap infrastrutturale e dal digital divide. Infine, a parere di Confagricoltura, “è necessario snellire le procedure burocratiche, che comportano perdite per le imprese agricole, sia in termini di costi, sia in termini di mancati guadagni, rappresentando anche il più grave ostacolo agli investimenti”.