Chiesa in Europa
(Londra) Anche il mondo anglicano – al quale il teologo apparteneva prima di diventare cattolico – saluta la notizia della canonizzazione di Newman. Lord Rowan Williams, già primate anglicano e arcivescovo di Canterbury, oggi preside del Magdalene college all’università di Cambridge, dice che “anche gli anglicani hanno motivo di ringraziare per il riconoscimento dato a Newman”. Williams parla del teologo come di “un ponte tra la Chiesa cattolica e la Chiesa di Inghilterra e un campione dell’‘ecumenismo recettivo’, quell’approccio al dialogo ecumenico che chiede a ciascuna tradizione cristiana di domandarsi che cosa può imparare dalle altre denominazioni così che tutte possano vedere approfondita la loro identità”. “Newman rappresenta una realtà piuttosto unica e nuova perché trascorse metà della sua vita in piena comunione con la Chiesa di Roma e tuttavia ricevette una buona parte della sua formazione spirituale e intellettuale nella Chiesa d’Inghilterra”, dice ancora Lord Williams. “Oggi parliamo di ecumenismo recettivo e la vita e la testimonianza di Newman sono un esempio di questo approccio perché dimostrano come i doni dello Spirito vengano condivisi nella comunione del corpo di Cristo”.