Solidarietà
“A pesare maggiormente, nel complesso degli interventi, sono state le due mense che hanno garantito circa 200mila pasti in un anno agli ultimi della città, considerando i pranzi della Beato Dusmet (quattro volte a settimana), le cene dell’Help Center (da lunedì a sabato, domenica pranzo), e l’unità di strada (oltre 23mila pasti consegnati ai senza fissa dimora tutti i giorni dell’anno)”. In risalto nel rapporto della Caritas diocesana di Catania anche i numeri della colazione (da lunedì a sabato all’Help Center) e dei due Centri di ascolto (Cda) “dedicati ad aiutare gli assistiti, utilizzando strategie di supporto che prevedono anche interventi economici”. Diverse – secondo il rapporto – le tipologie di utenti che si rivolgono ai due Cda: quasi esclusivamente catanesi in via Acquicella (circa 2mila assistiti), con lieve preponderanza straniera all’Help Center (4.500 utenti). Don Piero Galvano, direttore della Caritas diocesana, afferma: “Tutti siamo Chiesa, nessuno escluso, e tutti, ognuno secondo le proprie possibilità, dobbiamo ‘farci prossimo’ dei bisognosi. La comunità ecclesiale, dinanzi alle molteplici povertà esistenziali, non può restare indifferente, ma si deve innanzitutto interrogare su cosa è possibile fare e, con l’aiuto della preghiera, deve impegnarsi a trovare risposte adeguate ai problemi del nostro tempo”.
Salvo Pappalardo, responsabile dei servizi in Caritas diocesana, sottolinea che “in Caritas si avvertono i segnali della crisi e questi numeri confermano una tendenza negativa che negli ultimi anni ha visto una decisa crescita dei poveri nella nostra città”.