“L’arrivo della prima ondata di grande caldo dell’anno non ha fermato i temporali che si sono abbattuti a macchia di leopardo aggravando il drammatico conto dei danni nelle campagne dove una pazza primavera rischia di far perdere un frutto su quattro”. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti degli improvvisi temporali di calore con grandinate che accompagnano l’arrivo dell’anticiclone africano. “Sul confine tra Lombardia ed Emilia nell’area di Ostiglia in provincia di Mantova una tempesta di acqua e grandine – sottolinea la Coldiretti, in una nota diffusa oggi – ha colpito le coltivazioni di angurie e meloni pronti per il consumo vanificando un anno di lavoro. Fino ad ora a causa delle condizioni climatiche avverse, con il freddo di maggio e le ondate di maltempo, è stato raccolto il 30% in meno della produzione del pregiato melone Igp di Mantova”. Ma la situazione è pesante lungo tutta la Penisola, precisa la Coldiretti, per diverse colture dal Piemonte, “dove si stima fino all’80% di perdite per le pere Williams a Cuneo, alla Basilicata, dove solo nel Metaponto si registrano dieci milioni di euro di danni. In grave difficoltà in molte regioni la produzione di ciliegie ma anche quella di pere, albicocche, pesche e fragole”.