Ad aprile 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale nulla sia in valore sia in volume. Questa dinamica stazionaria è la sintesi di un aumento delle vendite dei beni alimentari (+1,0% in valore e +1,1% in volume) e di un calo delle vendite dei prodotti non alimentari (-0,7% in valore e -0,6% in volume). Lo comunica oggi l’Istat diffondendo i dati relativi al “Commercio al dettaglio” per il mese di aprile 2019.
“Ad aprile – spiega l’Istat – si registra una sostanziale stazionarietà delle vendite al dettaglio in termini congiunturali, sia rispetto al mese di marzo che al precedente trimestre mobile (novembre 2018-gennaio 2019)”.
Stando ai dati diffusi, nel trimestre febbraio-aprile 2019 le vendite di beni alimentari crescono dello 0,1% in valore mentre calano dello 0,2% in volume, quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,1% in valore e restano invariate in volume.
Su base annua, le vendite al dettaglio aumentano del 4,2% in valore e del 4,6% in volume. La crescita complessiva è trainata dal positivo andamento dei beni alimentari (+8,8% in valore e +8,5% in volume), mentre si registra un aumento più contenuto per le vendite dei beni non alimentari (+0,6% in valore e +1,3% in volume).
Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee per i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano dotazioni per informatica, telecomunicazioni, telefonia (+4,7%) e prodotti di profumeria, cura della persona (+3,1%), mentre le flessioni più marcate si registrano per calzature ed articoli in cuoio e da viaggio (-3,3%) e abbigliamento e pellicceria (-1,3%).
Rispetto ad aprile 2018, il valore delle vendite al dettaglio registra un aumento marcato per la grande distribuzione (+7,5%) mentre di entità molto minore è la crescita delle vendite per le imprese operanti su piccole superfici (+0,6%). In forte crescita il commercio elettronico (+17,2%).
“Nel complesso dei primi quattro mesi dell’anno – aggiunge l’Istat – le vendite mostrano un contenuto profilo di crescita tendenziale (+0,6%) che riflette dinamiche divergenti della grande distribuzione (+1,1%) e soprattutto del commercio elettronico (+14,5%) rispetto al leggero calo registrato per le vendite degli esercizi operanti su piccole superfici”.