Appello

Venezuela: Rete azione sociale della Chiesa, “la pace è un impegno serio e urgente”

“Oggi la pace, in Venezuela, non può essere solo un desiderio. La pace è più che mai un impegno. Un impegno serio e urgente, un appello all’azione”. Lo scrive la Rete di azione sociale della Chiesa (Rasi), che raggruppa una quindicina di soggetti ecclesiali del Venezuela, tra i quali Conferenza episcopale venezuelana, Caritas, Conferenza dei religiosi, Consiglio dei laici, Fe y Alegría, Università Cattolica Andrés Bello, centro Gumilla. Il comunicato è stato letto al termine del decimo incontro dei “Costruttori di pace”, svoltosi nella sede dell’Università Cattolica Andrés Bello, a Caracas.
Il documento segnala che il Paese si trova in mezzo alla “più grave crisi della nostra storia contemporanea e il sintomo più preoccupante di questa situazione è rappresentato dalla violenza in tutte le sue forme”, a partire dall’azione dello Stato in continua violazione dei diritti umani. “La guerra come elemento permanente” è entrata nella cultura quotidiana dei venezuelani, “usiamo quotidianamente un vocabolario bellicista” e, quel che è peggio, “agiamo con una logica bellicista”. Cosa ancora più grave, “stiamo vivendo in una dinamica di guerra”.
Tuttavia, “di fronte a questa terribile realtà, c’è un Paese che continua a perseverare nei suoi sforzi per costruire, rafforzare i legami tra i cittadini, proporre soluzioni attraverso metodi democratici, seri, inclusivi ed efficaci, che consentano a tutti i venezuelani di uscire da questa profonda crisi”. È in quest’ottica, si legge, che opera il coordinamento Rasi, tenendo presente che “per parlare d pace, suprema aspirazione di tutta l’umanità, dobbiamo necessariamente presupporre che essa sia basata sulla verità, la giustizia, l’amore e la libertà”. Quattro pilastri su cui edificare il futuro del Paese. Su questo il comunicato rivolge un appello ai leader politici, alle Forze armate, ai soggetti economici, all’intera società civile.