L’ Italia è il terzo mercato in Europa, dopo Francia e Germania, per vendita e produzione di medicinali omeopatici. Nonostante questo, altri Stati europei sono molto più avanti in termini di legislazione. Il dato emerge dalla ricerca Emg-Acqua per Omeoimprese, l’associazione delle aziende farmaceutiche omeopatiche, diffusa lo scorso 10 aprile, Giornata internazionale dell’omeopatia. Se in Francia è da 50 anni che i medicinali omeopatici sono rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, lo stesso avviene anche in Svizzera da agosto 2017, ma non ancora in Italia. In Germania, si legge ancora nell’indagine, la “Farmindustria tedesca” ha definito l’omeopatia una terapia efficace per i pazienti, a volte da favorire come prima scelta nella cura del malato. In Spagna, invece, i medici omeopati chiedono da tempo al Governo che la medicina omeopatica possa essere una libera scelta del medico e del paziente. I rimedi omeopatici sono classificati dalla normativa vigente, comunitaria e nazionale, come farmaci. Questo riconoscimento è sancito dalla Direttiva europea n. 2001/83/CE entrata in vigore il 18 dicembre 2001, recepita in Italia con il decreto legislativo 219/2006.