“L’eccezionale successo del Festival dimostra che la società civile e i cittadini hanno capito la centralità della sfida posta dall’Agenda 2030, per un cambiamento del modello di sviluppo, da attuare con misure concrete e urgenti. La politica deve occuparsi molto di più di questi temi e speriamo che il Governo e il Parlamento, a partire dalla prossima legge di bilancio, orientino le proprie scelte in questa direzione. Un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale è l’unico futuro per cui vale la pena impegnarsi, tutti insieme”. Lo ha dichiarato Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), in occasione dell’evento conclusivo della manifestazione, che si è tenuto oggi alla Camera dei Deputati. Dal 21 maggio al 6 giugno, la terza edizione del Festival dello sviluppo sostenibile ha visto lo svolgimento di 1.059 eventi su tutto il territorio nazionale, con decine di migliaia di partecipanti e – sottolinea un comunicato dell’Asvis – milioni di persone raggiunte dai media tradizionali e dai social. “Possiamo dire che il motto di questa edizione del Festival ‘Mettiamo mano al nostro futuro’ sia riuscito a richiamare l’attenzione di gran parte della popolazione italiana e a rafforzare il messaggio principale secondo cui ognuno è responsabile del cambiamento e nessuno può sentirsi escluso dalla più grande sfida dei nostri tempi”, ha commentato Pierluigi Stefanini, presidente dell’Asvis. “Chiediamo che l’Agenda 2030 venga considerata lo strumento centrale per orientare l’azione dell’esecutivo, un modello verso cui indirizzare i programmi di tutte le forze politiche, un patrimonio condiviso che guardi al lungo periodo, oltre le maggioranze di governo”.