Famiglie numerose: card. Bassetti (Cei) “nella logica del Vangelo il dividere significa moltiplicare”

“Devo tutto alla mia famiglia. Durante la guerra ho sperimentato tutte le difficoltà, passando da un rifugio all’altro. Ho avuto una infanzia molto triste. Andavo a scuola con bambini orfani, più tristi di me. Se siamo sopravvissuti lo dobbiamo alla condivisione. Eravamo divenuti una unica famiglia”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, durante la presentazione del libro “Educazione orizzontale. Il mestiere delle sorelle e dei fratelli nelle famiglie numerose” oggi a Roma. “Ho capito – ha proseguito – che nella logica del Vangelo il dividere significa moltiplicare. Mia sorella è nata nel ’44 in una stalla. Per una emorragia mia madre rischiava la vita ma si è salvata grazie a un medico indiano dell’esercito inglese. Per questo sono sensibile al tema di chi vive da straniero. Se non c’era un extracomunitario sarei stato orfano di madre”. Riguardo al rapporto fra fratelli, il cardinale ha rievocato un altro episodio della sua vita: “Ho fatto la scoperta del fratello alla vigilia di diventare vescovo. Quando ero vicario a Firenze, nel ’93, a Scandicci, stavo preparando un gruppo di ragazzi per la cresima. Uno di loro mi chiese cosa fosse un fratello. Era figlio unico. Pensai alla povertà esistenziale di questo ragazzo e così ho capito il Vangelo, quando Filippo dice a Gesù ‘mostraci il padre’. In un Vangelo apocrifo Cristo risponde: ‘chi vede il fratello vede il padre’. Nel fratello quindi – ha concluso – vediamo il volto di Gesù e del padre. Questo episodio mi ha profondamente colpito perché fino ad allora banalizzavo la condizione di figli unici”.

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