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Sanità: Pne 2018, calano i parti cesarei primari

“La progressiva diminuzione della proporzione di parti cesarei primari, dal 29% del 2010 al 22,2% del 2017, costituisce un contenimento importante rispetto al 37% del 2004 ma è ancora insufficiente rispetto allo standard internazionale”. Lo evidenziano i risultati del Programma nazionale esiti 2018 su dati del 2017 dell’Agenas, presentato oggi a Roma. Nel 2017 “si stima che siano 17.155 le donne alle quali è stato risparmiato un parto chirurgico, ma si conferma il dato di una forte eterogeneità interregionale e intra-regionale, a sottolineare come l’intervento sui processi culturali, clinici e organizzativi debba proseguire, anche se il trend in diminuzione è un chiaro segnale di contrasto all’erogazione di prestazioni inefficaci o potenzialmente dannose”. I risultati del Pne mostrano come “il numero di questi parti naturali siano aumentati dall’8% al 9% nel 2017. Questa proporzione è in lento e progressivo aumento con alcune strutture in Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Provincia autonoma di Bolzano che riescono a garantirlo ad oltre il 40 % delle donne, mentre nel Sud Italia la maggior parte delle strutture rimane al di sotto della media nazionale”.