Un sistema sanitario che presenta di anno in anno un trend di miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria in quasi tutte le aree cliniche. E un Sud Italia con performance fino a qualche anno fa insperate, in particolare nell’area muscolo-scheletrica e perinatale. Sono i primi risultati dell’edizione 2018 del Programma nazionale esiti (Pne) sui dati del 2017. Il Programma nazionale esiti è stato sviluppato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) su mandato del ministero della Salute e fornisce, dal 2013 a livello nazionale, valutazioni comparative di efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario italiano.
“Quest’edizione del Pne fotografa un sistema sanitario che marcia senza sosta per raggiungere i migliori standard, con la maggior parte delle Regioni del Sud che nell’ultimo periodo hanno alzato il passo – afferma Francesco Bevere, direttore generale di Agenas -. Il cammino intrapreso verso migliori performance incontra, tuttavia, ancora l’ostacolo della disomogeneità tra le Regioni così come resta l’eterogeneità intra-regionale anche in regioni storicamente ‘virtuose’. I dati del 2017 indicano che laddove si è proceduto alla riorganizzazione a rete dei presidi ospedalieri e dell’offerta sanitaria si è registrato un significativo miglioramento degli esiti, come, ad esempio, nella cura del carcinoma della mammella, quando sono state correttamente costituite le Breast Unit”. “Accelerare i tempi nell’implementazione delle reti tempo-dipendenti, elaborate dal Tavolo istituzionale coordinato da Agenas, significa – aggiunge Bevere – ridurre in tutto il Paese la mortalità per patologie che non danno tempo né possibilità di scelta a pazienti che necessitano di cure immediate in strutture adeguatamente organizzate”. Allo stesso modo, “l’applicazione su tutto il territorio nazionale della rete oncologica, recentemente approvata dalla Conferenza Stato Regioni, è il presupposto per garantire ai pazienti con tumore di accedere alle migliori cure nel proprio territorio. Quest’istantanea del Pne è un ulteriore stimolo a intraprendere una riorganizzazione orientata non solo alla qualità ma anche all’equità nell’accesso alle cure”.