Arte
“Settecento veneziano”: una sequenza di 30 dipinti, appartenenti alla collezione privata di Graziano Gallo, con alcune integrazioni da altre importanti collezioni private. La mostra si potrà ammirare dal 15 giugno al 6 luglio in un luogo tra i più affascinanti e segreti della Basilica di Sant’Antonio a Padova, la Biblioteca antica del Convento del Santo. Alla mostra sul Settecento veneziano, promossa da Graziano Gallo e Veneranda Arca di S. Antonio con la curatela di Fabrizio Magani, l’accesso sarà limitato a gruppi di non più di 15 persone alla volta e secondo orari che rispettino la funzione della Biblioteca e le scansioni della vita claustrale. Ma è certo che le probabili attese saranno ripagate dalla visione di una mostra spettacolare e di sicuro interesse e di ambienti storici straripanti di tesori bibliografici e artistici. L’Antoniana è una delle poche biblioteche francescane antiche che si è conservata quasi integra, fino ad oggi, sfuggendo a razzie e dispersioni. Il Salone antico settecentesco ospita l’affresco di Giovanni Antonio Pellegrini (“La Vergine Immacolata onorata dai santi francescani”). In esso sono custoditi 90mila volumi a stampa e 828 manoscritti di grande valore storico artistico, compresi centinaia di preziosissimi manoscritti musicali di Galluppi, Tartini e degli altri Maestri succedutisi nei secoli alla direzione della Cappella musicale del Santo. In esposizione opere tutte di maestri veneti dell’ultimo secolo di vita della Serenissima Repubblica: da Giambattista Piazzetta a Rosalba Carriera; da Lorenzo Tiepolo a Marco e Sebastiano Ricci; da Francesco Guardi a Pietro Longhi e a Gian Domenico Tiepolo, per citarne alcuni. In occasione della mostra, la Biblioteca antoniana esporrà rare opere geografiche a stampa del XVII e XVIII secolo, tra cui gli atlanti di padre Vincenzo Coronelli, cosmografo ufficiale della Serenissima e fondatore dell’Accademia cosmografica degli Argonauti, la prima società geografica del mondo. Di padre Coronelli la Biblioteca antoniana conserva ed esibisce due magnifici globi, uno terrestre, l’altro celeste.