
“Oggi per noi non è e non può essere il giorno delle polemiche. Non stanno a noi le scelte politiche. Ciò che ci sentiamo di dire è che le persone a bordo della Sea Watch, in attesa da giorni di comprendere quale sarà il proprio destino, vanno accolte e aiutate a riprendere al più presto la normalità della vita di cui sono state private”. Lo dichiara Gianmario Gazzi, presidente dell’ordine degli assistenti sociali.
“Per noi – spiega in una nota – le persone e la dignità delle persone vengono prima di tutto. Per questo riteniamo che sia tempo di affrontare un tema mondiale come la migrazione indicando soluzioni che non abdichino al senso di umanità e che, al tempo stesso, siano sostenibili da parte dei singoli Stati”. “Occorre che l’Europa, il continente del welfare comunitario e della pace, faccia la propria parte. Ma – ammonisce – occorre che gli Stati membri lavorino seriamente per questo obiettivo rinunciando a fare della vita delle persone uno strumento della lotta politica”. Secondo Gazzi, “le drammatiche immagini che ci arrivano oggi dall’America, di un padre che giace cadavere accanto al cadavere della figlia nel Rio Grande, confermano, se ce ne fosse bisogno, che il fenomeno migratorio è davvero globale”. “Con questo sguardo bisogna dunque affrontarlo senza infierire sulle persone. Per quanto ci riguarda – conclude – come assistenti sociali oggi siamo pronti a fare fino in fondo la nostra parte lavorando per l’accoglienza delle donne e degli uomini della Sea Watch”.