Iniziativa

Pastorale: Settimana Cop. Mastantuono, “in ogni parrocchia al cuore dell’agire ci sia l’annuncio”. Tre parole fondamentali, “Eucaristia, Parola e Carità”

“La domanda oggi è: come far sì che le comunità dove manca la presenza costante del sacerdote siano ancora evangelizzatrici? La risposta non è ridefinire spazi e ruoli, occorre riavvolgere il nastro e ripartire dal n. 32 della Lumen Gentium, dove la Chiesa disegnava se stessa nel momento del Concilio, aprendo prospettive nuove. Unico è il popolo eletto di Dio, comune la dignità dei membri. Da qui nasce anche l’invito di Papa Francesco: ‘Laici, da collaboratori dei preti a corresponsabili dell’essere e dell’agire e della Chiesa’”: lo ha affermato il pastoralista Antonio Mastantuono, intervenendo stamattina alla Settimana nazionale di aggiornamento pastorale del Cop.
Se questa corresponsabilità “è qualità propria di tutti i battezzati” in quanto popolo di Dio, Mastantuono ha sottolineato come sia necessario recepire la differenza tra corresponsabilità e collaborazione: la prima è di tutti i battezzati, la seconda è dei ministri ordinari. “La sinodalità del corpo ecclesiale concerne la Chiesa come soggetto, la corresponsabilità invece una Chiesa di soggetti – ha precisato Mastrantuono -. La parrocchia stessa deve passare dall’essere luogo in cui si celebrano la fede e i sacramenti al luogo in cui si annuncia la fede. La preoccupazione non deve essere quindi quella di mantenere in ogni parrocchia, soprattutto in quelle piccole, tutti i servizi, ma far prendere coscienza che al cuore dell’agire della comunità c’è l’annuncio. E che sono tre le parole fondamentali: non solo Eucaristia ma anche Parola e Carità. Queste tre dimensioni sono intrecciate e per ognuna occorre dar voce a ministerialità, da stabilire, che si affianchino a quella del presbitero, oggi divenuto sempre più ‘itinerante’”.
Di qui l’invito: “Prendiamo consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo, facciamolo diventare un’occasione importante per avviare processi di rinnovamento e non pretendiamo risposte urgenti che mettano solo un cerotto per una medicazione rapida”.