“246 giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, da 109 nazioni e 37 comunità, movimenti e associazioni ecclesiali. Tra loro anche 18 giovani uditori al Sinodo dei vescovi dello scorso ottobre e 15 responsabili della pastorale giovanile di diversi Paesi”: sono i numeri dell’XI Forum internazionale dei giovani, che si terrà a Roma dal 19 al 22 giugno, sul tema “Giovani in azione in una Chiesa sinodale”. L’appuntamento è voluto dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita con l’obiettivo “di promuovere la recezione e il prosieguo del cammino sinodale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre 2018 sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. “Il Sinodo non è finito – ha detto padre Alexander Awi Mello, segretario del Dicastero, parlando questa mattina ai giornalisti nella conferenza stampa presso la Sala stampa della Santa Sede -. Siamo entrati nella sua fase attuativa, pertanto il Forum si concentrerà in particolare sulle conseguenze del Sinodo alla luce del lavoro svolto dalle Chiese particolari e dai movimenti ecclesiali in questo specifico settore. Incoraggiati dall’intero processo sinodale, che è stato un vero kairos nella vita della Chiesa, i giovani si confronteranno soprattutto con il Documento finale del Sinodo e l’Esortazione apostolica post-sinodale ‘Christus vivit’. Non possiamo e non vogliamo perdere il nostro entusiasmo e la forza dei giovani”.
Padre Awi Mello ha poi spiegato la struttura del Forum: “Ogni giorno avrà un accento specifico. Domani tratteremo il tema ‘Il cammino sinodale e il suo impatto nelle Chiese locali’. ‘Christus vivit, il frutto maturo del Sinodo dei giovani’ sarà invece il tema di giovedì 20 giugno. Il giorno dopo l’ultima parte dei lavori sarà dedicata a ‘Giovani in azione in una Chiesa sinodale: il nostro contributo’. I lavori termineranno sabato 22 giugno con l’udienza con Papa Francesco”. “C’è molta attesa – ha concluso – per conoscere quello che il Pontefice dirà ai giovani”. Al Forum si potrà partecipare anche “a distanza” attraverso le reti social. “Invitiamo tutti i giovani ad inviare notizie, foto e video che verranno pubblicati con l’hashtag ufficiale #youthforum19 sui social media del Dicastero (Twitter, Instagram, Flickr) e anche sul nostro sito www.laityfamilylife.va – ha spiegato padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio giovani del Dicastero -. Chiediamo ai giovani di tutto il mondo di condividere attraverso i loro social media (Facebook, Instagram, Twitter) tutto ciò che viene fatto nelle Chiese locali per applicare l’esortazione ‘Christus vivit’, usando sempre lo stesso hashtag #youthforum19”. Alla conferenza stampa erano presenti anche tre giovani, Desfortunées Kuissuk Feupeussi, responsabile per i giovani della Comunità Emmanuel in Camerun, uditrice al Sinodo, Isabella McCafferty, membro del Consiglio per i giovani della Conferenza episcopale neozelandese, e Michele Borghi, delegato del Movimento di Comunione e Liberazione presso la Consulta nazionale delle aggregazioni laicali della Cei.