Si è concluso ieri alla Domus Pacis di Assisi l’annuale Convegno di aggiornamento pastorale per i Cappellani militari italiani. Tema dell’ultima giornata “L’educazione alla pace”. In apertura la testimonianza del cardinale Ernest Simoni, perseguitato dal regime comunista in Albania. “Ci sono berrette sporche di sangue – ha detto durante un abbraccio col cardinale l’Ordinario militare Santo Marcianò – e questa è una di quelle. È un principe alla maniera di Cristo Re che siede sul trono della Croce”. Il secondo intervento è stato quello del Rettore della Lateranense Vincenzo Buonomo, il quale ha relazionato su: “Un nuovo umanesimo per gli scenari di pace”. Ha esordito chiedendo “in che modo i cappellani militari possono essere fermento nei reparti in cui sono inseriti?”. Ha poi sviluppato la riflessione sul fatto che “oggi il termine umanizzare il conflitto è superato. La questione ora è modificare il concetto di umanizzazione in quanto gli scenari sono cambiati”. Riferendosi alla Costituzione apostolica “Spirituali militum curae”, il rettore ha sottolineato come l’azione del cappellano “non è religiosa ma spirituale”.