(Bruxelles) Vengono dalla Russia serie minacce alla democrazia mediante forme di disinformazione tramite il web. La denuncia viene, ufficialmente, dalla relazione diffusa oggi dalla Commissione Ue in vista del Consiglio europeo del 20-21 giugno che affronterà l’argomento. “La protezione delle istituzioni e dei processi democratici dalla disinformazione – si legge – rappresenta una sfida importante per le società di tutto il mondo e per affrontarla l’Ue ha dato prova della sua leadership e ha istituito un quadro solido per un’azione coordinata nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e dei valori europei”. La comunicazione odierna illustra come il piano d’azione contro la disinformazione e il “pacchetto elezioni” abbiano “contribuito alla lotta alla disinformazione e alla tutela dell’integrità delle elezioni del Parlamento europeo”. Secondo la relazione, “grazie ai nostri sforzi siamo convinti di aver contribuito a limitare l’impatto delle campagne di disinformazione, comprese quelle orchestrate da soggetti esterni”, tendenti a manipolare l’opinione pubblica e quindi il voto per l’elezione del Parlamento europeo.
“Nonostante i risultati raggiunti, resta ancora molto da fare”, specifica la Commissione, e poi segue l’affondo sulla Russia: “la disinformazione è infatti una minaccia in rapido mutamento e le tattiche utilizzate da soggetti interni ed esterni, collegati in particolare a fonti russe, si evolvono con la stessa rapidità delle misure adottate dagli Stati e dalle piattaforme online. Servono continua ricerca e risorse umane adeguate per contrastare le nuove tendenze e pratiche, individuare e denunciare meglio le campagne di disinformazione e aumentare la preparazione a livello nazionale e dell’Ue”.