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Ue: bilancio 2021-2027, Commissione invita i leader a definire una tabella di marcia. “Dai ritardi danni per i cittadini”

(Bruxelles) “Il tempo passa e i ritardi nell’adozione del futuro bilancio Ue” di lungo periodo “sono costosi. Senza un accordo concluso in tempo utile, saranno gli studenti, gli agricoltori e i ricercatori a subirne le conseguenze, nonché tutti quanti traggono benefici dal bilancio dell’Unione”. In vista del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno, la Commissione europea invita i capi di Stato e di governo dei 28 Paesi membri ad “accelerare il ritmo dei negoziati sul prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, in modo da raggiungere un accordo entro l’autunno. Un accordo è a portata di mano, ma resta ancora molto da fare, visto che la posta in gioco è alta”. La Commissione esamina “quanto è stato realizzato finora e individua le principali questioni aperte da affrontare, preparando la strada per raggiungere rapidamente un accordo. L’attuale bilancio a lungo termine dell’Ue – ricorda una nota – per il periodo 2014-2020 è stato adottato con sei mesi di ritardo, con conseguenze negative per tutti i cittadini, negli Stati membri e nel resto del mondo”.
Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, dichiara: “È giunto il momento di cambiare marcia. Con il più alto tasso di partecipazione alle elezioni europee degli ultimi 20 anni e una campagna più che mai incentrata sulle questioni europee, il 2019 è un anno di rinnovamento per la nostra Unione. Per trovare un accordo sul bilancio futuro non basta far quadrare i conti, occorre invece far combaciare le nostre ambizioni e le nostre priorità con i giusti mezzi di bilancio. La posta in gioco è alta, ma dimostrando coraggio e volontà politica è possibile raggiungere un accordo entro l’autunno”. Il commissario responsabile per il bilancio, Günther H. Oettinger (nella foto), ha dichiarato: “La cosa ancora più importante è raggiungere un accordo sul quadro generale. E dobbiamo raggiungerlo il più rapidamente possibile; lo dobbiamo ai nostri studenti, agricoltori e ricercatori, che contano sul bilancio dell’Unione”.