Iniziativa

Solidarietà: Medicina solidale e Cor, iniziato il campo estivo “Bambini al centro” per i piccoli che vivono in baraccopoli e occupazioni

Ha preso il via il campo estivo “Bambini al centro”, presso via Columella (Quadraro, dietro Santa Maria del Buon Consiglio), dedicato a tutti i piccoli che vivono a Roma in situazioni di disagio e in particolare nelle occupazioni e nelle baraccopoli improvvisate nella periferia della Capitale.
L’iniziativa, che è promossa dall’associazione Medicina solidale e dal Centro oratori romani (Cor), con il sostegno di McDonald’s e Comunità e Servizi srl che hanno fornito i pasti principali per i piccoli ospiti, terminerà il 21 giugno prossimo.
Oltre 80 bambini sono accolti da 40 animatori, tutti volontari. La partecipazione è del tutto gratuita. Previsti non solo giochi, ma anche attività ludiche e creative con laboratori di pittura e di disegno. Martedì 18 giugno è prevista, inoltre, una giornata all’insegna della natura, dell’orto e dei giochi che si svolgerà presso l’Isola solidale, una struttura che si trova in via Ardeatina 930 e che attraverso le attività agricole riabilita le persone che hanno avuto problemi con la giustizia.
“Abbiamo pensato – spiega Lucia Ercoli, direttore dell’Associazione Medicina solidale – di dare un segnale di speranza e di normalità ai tanti bambini, invisibili, che sopravvivono nelle occupazioni e nelle baraccopoli. Al di là della politica, credo che la nostra città abbia il dovere di offrire un futuro migliore a questi piccoli innocenti. Loro devono essere sempre tutelati e sostenuti in ogni situazione”.
“Nella veglia di Pentecoste dello scorso sabato – aggiunge David Lo Bascio, presidente del Centro oratori romani – Papa Francesco ha auspicato che ‘la gente che abita a Roma riconosca la Chiesa per un di più di misericordia, per un di più di umanità e di tenerezza, di cui c’è tanto bisogno’. L’esperienza proposta cerca di accogliere il grido dei piccoli più dimenticati di questa città e rappresenta, nella sua semplicità, un atto concreto di attenzione e di premura nei confronti di questi bambini esclusi”.