Solidarietà

Messaggio Giornata dei poveri: mons. Fisichella, il Papa pranzerà con 1.500 poveri, concerto in Aula Paolo VI con Nicola Piovani. L’anno scorso più di 300 prestazione in “ospedale mobile” di piazza S. Pietro

Anche nella terza edizione della Giornata mondiale dei poveri, in programma il 19 novembre, il Papa pranzerà in Aula Paolo VI con 1.500 poveri provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa, dopo la celebrazione della Messa a San Pietro.  Lo ha annunciato ai giornalisti mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, durante la conferenza stampa – in sala stampa vaticana – di presentazione del messaggio del Santo Padre  per l’evento. Infine, nel pomeriggio del 9 novembre, è in programma la terza edizione del Concerto “Con i poveri per i poveri”, sempre nell’Aula Paolo VI, che vedrà la partecipazione del Maestro premio Oscar Nicola Piovani, insieme al Maestro mons. Marco Frisina.
Il dicastero pontificio, inoltre, come è avvenuto l’anno scorso, nella settimana precedente alla Giornata allestirà il presidio sanitario in Piazza San Pietro: “un vero ospedale mobile”, l’ha definito Fisichella, “con diverse specializzazioni, dove chi ha bisogno potrà ricevere cure mediche gratuite”. Lo scorso anno, grazie al servizio prestato da medici e volontari, sono state fornite più di 3.000 prestazioni, “e con un senso di gioia e di responsabilità possiamo dire che sono state salvate realmente delle vite”, ha dichiarato il presule. Per quanto riguarda le malattie infettive (cirrosi epatiche, HIV, tubercolosi), ad esempio, sono stati effettuati 203 interventi su persone nella media di 40 anni: “il 75,4% non aveva mai realizzato un test; 6/10 persone sono risultate positive alla cirrosi, 1 all’HIV, 41/132 al Mantoux (tubercolosi). Il 77,8% erano disoccupati e il 19,7% sottoccupati; 3 persone sono state trovate in corso di infarto… insomma, un servizio che è stato un concreto segno di speranza per tanti che incontriamo per la strada e spesso sono fantasmi”. Sulla risonanza della scorsa Giornata mondiale dei poveri nel mondo si è soffermato mons. Graham Bell, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, riferendo delle “tantissime iniziative che spaziano da iniziative a livello parrocchiale a quelle diocesane, che comprendono tutta l’azione della Chiesa che va dalla liturgia a particolari iniziative tese a migliorare la vita dei più disagiati, la cui vita è segnata da tutto ciò che deriva dalla povertà economica in termini di salute fisica e spirituale”. Moltissimi i pranzi per i poveri, tesi ad emulare quanto Papa Francesco ha fatto a Roma: la diocesi di Ales-Terralba, a San Gavino Monreale, ne ha organizzato uno nel contesto di un’iniziativa che, oltre al pranzo con i poveri, ha messo insieme testimonianze e celebrazione liturgica. “L’arcidiocesi di Westminster -. ha riferito Graham – ha invitato, con grande successo, scuole e parrocchie a intraprendere iniziative per aiutare i poveri, focalizzando l’attenzione sui banchi del cibo, ma anche sulla necessità per i singoli cattolici di tendere la mano verso quanti gli stanno intorno, con un’attenzione particolare vero gli anziani e le persone sole, spesso i più soggetti ad una solitudine che nella nostra cultura occidentale sta dilagando sempre di più”. In Germania, l’Arcidiocesi di Berlino ha ospitato un banchetto per i senza tetto e per le persone vulnerabili della città presso la Cattedrale di Santa Edwige – chiusa per restauro, ma aperta per questa occasione – dove l’Arcivescovo ha accolto circa 300 ospiti e 140 aiutanti dalle parrocchie locali.
Andando in America del Nord, la parrocchia di Sacred Heart Church of the First Peoples a
Edmonton, nella provincia di Alberta, ha offerto, con la partecipazione dell’Arcivescovo Richard
Smith, un pranzo ai poveri, tra cui i senza tetto, i disoccupati, e i tossicodipendenti.
In Messico, i Vescovi hanno pubblicato una Lettera, il cui titolo richiama il motto della
Giornata Mondiale dei Poveri 2018, ossia “Le grida del Povero”, per richiamare l’attenzione sulla
Giornata, che è anche una riflessione su chi in questo momento è povero nel contesto messicano.