Papa Francesco: messa di Pentecoste, “c’è chi ha troppo e chi nulla”. “Dal nido alla setta il passo è breve, anche nella Chiesa”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Oggi nel mondo le disarmonie sono diventate vere e proprie divisioni: c’è chi ha troppo e c’è chi nulla, c’è chi cerca di vivere cent’anni e chi non può venire alla luce. Nell’era dei computer si sta a distanza: più ‘social’ ma meno sociali”. Lo ha denunciato il Papa, che nell’omelia della Messa di pentecoste, celebrata ieri davanti a 25mila persone, ha spiegato che “lo Spirito Santo non porta solo armonia dentro, ma anche fuori, tra gli uomini”, perché distribuisce i suoi doni  “con fantasia, senza appiattire, senza omologare. E, a partire da queste diversità, costruisce l’unità”. “Abbiamo bisogno dello Spirito di unità, che ci rigeneri come Chiesa, come Popolo di Dio, e come umanità intera”, l’appello del Santo Padre: “Che ci rigeneri. Sempre c’è la tentazione di costruire ‘nidi’: di raccogliersi attorno al proprio gruppo, alle proprie preferenze, il simile col simile, allergici a ogni contaminazione. E dal nido alla setta il passo è breve, anche dentro la Chiesa”. “Quante volte si definisce la propria identità contro qualcuno o contro qualcosa!”, il monito di Francesco: “Lo Spirito Santo, invece, congiunge i distanti, unisce i lontani, riconduce i dispersi. Fonde tonalità diverse in un’unica armonia, perché vede anzitutto il bene, guarda all’uomo prima che ai suoi errori, alle persone prima che alle loro azioni”.

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