Conferenza Oil

Lavoro: Mattarella, “globalizzazione ha ridotto disuguaglianze fra Paesi, non egual misura all’interno degli stessi”

“Se la globalizzazione e l’aumento degli scambi commerciali hanno contribuito a ridurre le disuguaglianze fra Paesi, questo non è avvenuto in egual misura all’interno degli stessi”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo oggi pomeriggio a Ginevra alla CVIII Conferenza internazionale del lavoro (Oil).
A cento anni dalla fondazione dell’Organizzazione, “la più antica del sistema delle Nazioni Unite”, il Capo dello Stato ha sottolineato che “la felice intuizione che le diede vita – nell’anno immediatamente successivo al termine del primo conflitto mondiale – mosse da una consapevolezza che la guerra aveva reso drammaticamente evidente”. “Una pace duratura – ha proseguito – avrebbe potuto essere raggiunta soltanto attraverso la realizzazione dei principi di base della giustizia sociale e dell’affermazione del diritto al lavoro e del lavoro”.
Secondo Mattarella gli obiettivi fissati allora “conservano integralmente il proprio valore, che vive nel motto dell’Organizzazione internazionale del lavoro: ‘Si vis pacem, cole iustitiam’. Parole che valgono sia in senso prescrittivo sia per l’antitesi alla violenza e alla guerra che intendono evocare”.
“Non può – e non deve – esservi contraddizione tra la missione e il lavoro che l’Oil meritoriamente sviluppa e quanto viene poi determinato in normative elaborate in altre agenzie e organismi internazionali”, ha sottolineato il presidente della Repubblica. “Coerenza esige che sia sempre assicurata l’introduzione di una clausola sociale internazionale nei Trattati riguardanti il futuro del globo”. “Diversamente – ha osservato –, il fenomeno del dumping sociale sarebbe destinato non solo a perpetuarsi, affliggendo le condizioni dei lavoratori dei Paesi emergenti, ma a generare fenomeni recessivi a partire dai mercati del lavoro dei Paesi a economia matura”.